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Collecting Raphael

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CALL FOR PAPERS: Collecting Raphael. Raffaello Sanzio da Urbino nelle collezioni e nella storia del collezionismo, Roma, Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, ottobre 2017, a cura di Sybille Ebert-Schifferer e Claudia La Malfa.

In vista dell’approssimarsi del 2020, quando cade il cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520), si vuole fare il punto sulla storia del collezionismo e della ricezione di Raffaello con un convegno internazionale che riunisca gli studiosi della storia del collezionismo e del gusto e i curatori delle maggiori collezioni di Raffaello in Italia e all’estero.

La fama di Raffaello ha generato una passione tra i collezionisti che ha alimentato la fortuna stessa dell’artista e che ha attraversato senza soluzione di continuità le diverse stagioni culturali ed artistiche. Come raramente è accaduto nella storia del collezionismo, le opere di Raffaello sono state espressione del potere dei pontefici, dei principi e dei regnanti che le possedevano, diventando nell’Ottocento e nel Novecento la matrice identitaria di molti grandi musei europei.

La conferenza vuole mettere in luce i meccanismi che hanno contribuito a questo fenomeno. Il ruolo che ebbero i grandi collezionisti del maestro tra Cinquecento e Ottocento, dai Gonzaga a Scipione Borghese, da Cristina di Svezia a Carlo I d’Inghilterra, da Luigi XIV ai Borbone di Spagna. La funzione degli antiquari e dei mercanti d’arte, come Daniel Nijs, Pierre Crozat, Pierre-Jean Mariette, John Julius Angerstein, nella diffusione delle opere di Raffaello e raffaellesche nelle grandi collezioni d’arte del Seicento e Settecento in Italia e all’estero.

L’importanza delle collezioni di Filippo Baldinucci per gli Uffizi, di Everhard Jabach per il Louvre e di Sir Joshua Reynolds per le collezioni inglesi. La parte che ebbero le accademie nella diffusione delle opere del maestro attraverso le collezioni di disegni e le riproduzioni a stampa durante il periodo del Grand Tour. Il rapporto tra collezionisti e storici dell’arte e il ruolo dei grandi interpreti di Raffaello, Johann David Passavant, Bernard Berenson, Oskar Fischel, nella creazione dei nuclei di opere del maestro delle collezioni museali moderne tra Ottocento e Novecento. La questione della connosseurship a partire dal Seicento e il problema degli originali, delle opere di bottega, delle copie e dei falsi.

Si prega di inviare un abstract di massimo 250 parole e un CV entro il c.lamalfa@aur.edu e albl@biblhertz.it.

Deadline: 31 dicembre 2016.

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